Dea Moneta
login
Banner Antivm E-Live 16
Lot # 461 - Gronovii Johannes Frederici - DE SESTERTIIS seu Subsecivorum pecuniæ veteris Græcæ & Romanæ LIBRI IV Accesserunt L. Volvsivs Mæcianvs jc. & Balbvs Mensor De Asse. Pascasii Grosippi Tabulæ Nummariæ. Mantissa, & tres Antexēgēseis de fœnore Unciario & Centesimis Usuris. Item de Hyperpyro. Salmasii Epistola, & ad eam responsio. Logarikē palaia kai nea. Græce & Latine. Lugduni Batavorum. Ex Officina Joannis du Vivié, 1691. Ampio e raro trattato scientifico sulla monetazione antica, greca e romana e su i metalli preziosi. Studi di tipologie di monete e metodi per contare i soldi. Arricchita anche di analisi di carattere economico. Ampio capitolo dedicato all'usura. Oltre a questi studi, sono inclusi varie altre opere tra cui scritti su Cesare, Cicerone, Hugo Grotius ecc. Questo raro e importantissimo trattato storico-economico-numismatico è l'edizione (1691) più sostanziosa di quest'opera accademica sul denaro della Grecia e della Roma antica, e sui loro sistemi monetari. Pubblicata per la prima volta nel 1643, ma fu riniziata e riscritta già nel 1654, e questa è la prima edizione del nuovo testo completamente rivisto. Arricchita dal delizioso frontespizio inciso a piena pagina, che mostra un gruppo di venticinque uomini riuniti attorno a un tavolo per ispezionare le monete antiche, con una gettoniera aperta e una biblioteca di libri sullo sfondo. ( Babelon 90. Dekesel G165. Hirsch 53. Lipsius 161. ). Autore è Johann Friedrich Gronovius - latinizzato - ( Gronov Johann Friedrich ) studioso di musica classica e filologo tedesco, nato ad Amburgo nel 1611, ma principalmente residente nei Paesi Bassi, dove mori nel 1671 a Leida. Dal 1634 ad Amsterdam, e dal 1637 all'Aia. Fu nominato nel 1643 professore di Retorica e Storia a Deventer e nel 1658 professore di greco a Leida. Nel 1665, Gronovio succedette anche a Anthony Thysius come bibliotecario della Leiden University. Ha curato diversi autori classici, quali Tito Livio, Seneca, Stazio e Sallustio e un'importante nuova edizione di Grotius, De jure belli et pacis nel 1660. Si occupò moltissimo di numismatica antica, nota l'accesa polemica con Claude Saumaise, noto antiquario, umanista e filologo classico francese. Volume in 8° (23 x 18,5) - pp. (30) - 766 - (26). Stupenda incisione a piena pagina e fuori testo nel frontespizio. Bellissimi capilettere e iniziali xilografiche. Taglio delle pagine, maculati a più colori. Pregiata e originale legatura coeva in pelle marrone scuro, con dorso a 5 nervature a rilievo, riccamente ornato di fregi e ricami e tassello amaranto con iscrizione, il tutto dorati (piccole mancanze e lievi spellature, per usura nel tempo). Tipiche fioriture e caratteristica imbrunitura lieve delle pagine (foxing), dovuti alla forte presenza di ferro negli inchiostri del tempo e alla qualità della carta. Alcune lievi tracce di piccoli e vecchi tarli marginali. Esemplare in buone condizioni.