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Lot # 1033
Giovanni Antonio Benvenuti (1765-1838), cardinale e vescovo anconetano. Medaglia 1828. D/ IOH ANTONIO BENVENUTO S R E PRESB CARD. Busto a sinistra; nel taglio, G. GENARI; sotto, MDCCCXXVIII. R/ SECURITATIS / RESTITUTORI / FRUSINATES. Sopra, stella; sotto, stemma. Wurzb. 664. AE. 45.00 mm. Opus: G. Gennari. RR. Graffi e piccoli segnetti nei campi. qSPL. Un breve di Leone XII, del 2 luglio del 1824, nominava il Benvenuti delegato straordinario delle province di Marittima e Campagna e visitatore di tutte le comunità dello Stato: oltre che al riordinamento amministrativo, il B. doveva provvedere alla repressione del brigantaggio che, dall'inizio del secolo, infestava le due province. Contro il brigantaggio adottò subito severissime misure: la milizia volontaria, che si aggiungeva a quella regolare di 1500 uomini, fu divisa in tre corpi (a difesa del paese, per perlustrazioni, per operazioni fuori il territorio del comune); fu istituito un tribunale speciale, presieduto dallo stesso B. e composto da tre assessori e da un graduato militare; si esercitò una speciale sorveglianza sui sospetti e le loro famiglie; furono ritirati porti d'arma e patenti di caccia. L'anno dopo, il 4 maggio 1825, un editto, oltre che confiscare i beni dei briganti, colpiva con severe pene i familiari e congiunti fino al terzo grado: molti furono gli arrestati e i deportati. Questi provvedimenti, uniti ad azioni militari, alle pesanti condanne del tribunale speciale e ad un'intensificata attività di visitatore apostolico, portarono alla distruzione delle più famose e pericolose bande (come quella di Antonio Gasbarone da Sonnino). Il successo riportato fruttò al B. il cappello cardinalizio, conferitogli nel concistoro segreto del 2 ottobre 1826, e la carica di pro-legato a Forlì, in sostituzione del defunto card. Sanseverino. Due anni dopo, il 15 dicembre 1828, fu pubblicato con il titolo dei SS. Quirico e Giulitta e chiamato a far parte delle congregazioni dei Vescovi e Regolari, Immunità ecclesiastica, Buon Governo e Lauretana; gli fu affidata quindi la diocesi di Osimo. (Giuseppe Pignatelli - Dizionario Biografico degli Italiani Treccani-1966).