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Lot # 1050 - Francesco Ricciardi (1648-1719), marchese. Medaglia con bordo modanato 1715. D/ F MARCHIO RICCARDI R C COS M D ETR A CONS ET SVM AVLE PREF. Busto a destra con lunga parrucca riccioluta e mantello drappeggiato; nella troncatura, G F F MDCCXV. R/ EGENTIVM VOTIS. Veduta del Palazzo Medici-Riccardi con in alto una figura alata che regge una corona e una chiave; in primo piano le figure allegoriche della Carità e dell'Abbondanza. Van.-Tod. (1987) 86; Molinari 150; Johnson 143. AE. 87.70 mm. Opus: G. Fortini. Bellissima fusione originale. SPL. Il marchese Francesco Riccardi nacque a Firenze nel 1648, discendente da una famiglia di mercanti venuti da Colonia nel 1300. Uomo ricchissimo, ebbe nel 1677 la carica di Cavallerizzo Maggiore del Granduca; fu consigliere di stato nel 1688 e dal 1694 Maggiordomo Maggiore di Cosimo III, carica che mantenne sino alla sua morte nel 1719. Questo importante titolo comportava l'obbligo di intrattenere gli ospiti dei granduchi, spesso di sangue reale, e quindi oneri finanziari pesantissimi, tanto che nel giro di un secolo i Riccardi dilapidarono il loro ingente patrimonio. Nel rovescio della medaglia è rappresentato il palazzo Medici-Riccardi di Firenze. L'edificio originale, costruito da Michelozzo Michelozzi nella via Larga per Cosimo de'Medici il Vecchio negli anni 1444-1464, fu sede ufficiale della famiglia Medici fino al 1540. Nel 1659 fu acquistato dalla famiglia Riccardi e iniziarono subito dei lavori di trasformazione sotto la direzione di Ferdinando Tacca. Il rovescio della medaglia mostra il nuovo aspetto del palazzo Medici nel 1715.
Lot # 1062 - Anton Francesco Gori (1691-1757). Medaglia bimetallica con bordo modanato 1751. D/ A F GORIVS S THD HISTORIAR P PROF BAPTIST FLOR PRAEP. Busto a destra con corta parrucca e mantella; sotto la troncatura del busto, A. S. MDCCLI. R/ SIC FORTIS ETRVRIA CREVIT. La Toscana seduta, con a lato un leone coronato con la zampa destra su un globo, nell'atto di ricevere da Minerva un uroboro; a destra, un putto alato in piedi su una pila di libri; sullo sfondo, tempio circolare. Van.-Tod. (1987) 218; Rizzini 1166; Johnson 146. AE. 87.00 mm. Opus: A. Selvi. Fusione originale. SPL+. Anton Francesco Gori era nato a Firenze nel 1691; appassionato di antichità, divenne uno dei maggiori rappresentanti della "etruscheria", il gruppo di studiosi che dette grande valore alla civiltà etrusca. Eminente teologo, dal 1730 fu lettore di storia sacra nello Studio fiorentino. Fu grande collezionista di antichità ed un esperto numismatico. Pubblicò sull'argomento molte opere, fra cui i tre volumi del "Museum Etruscum" (1735-1743), i sei volumi del "Museum Florentinum" sulle monete romane delle collezioni granducali, il "Museum crotonese" e un'opera sulle iscrizioni antiche greche e romane nelle città dell'Etruria. Più volte creò per le medaglie di eruditi dell'epoca rappresentazioni di rovesci e leggende appropriate. Morì nel 1757 e fu sepolto nel chiostro della Chiesa di San Marco a Firenze. L'incisione del rovescio di questa medaglia, eseguita per celebrare il suo sessantesimo anno di età, apparve sul frontespizio dell'opera del Gori "La Toscana illustrata nella sua storia".
Serie Medicea Unifacie opera di Antonio Selvi
Lot # 1065 - Ferdinando III de' Medici (1663-1713). Medaglia unifacie con bordo modanato s.d. D/ FERDINANDVS III MAGN PRINC ETR. Busto a destra in armatura antica con lunga parrucca riccioluta e mantello drappeggiato; sotto la troncatura del braccio, SELVI. Cf. Van.-Tod. (1987) 236a. AE. 86.00 mm. Opus: A. Selvi. RRR. Forellino. Splendida fusione originale ricca di nitidi dettagli. SPL+. La rarità degli esemplari e la grande qualità dei ritratti e della fusione, portano a pensare che questa Serie Uniface sia stata eseguita per lo stesso Granduca o per un eminente personaggio della corte, forse allo scopo di farne dono a visitatori illustri. Riguardo alla data di esecuzione, che è compresa nell'intervallo di anni fra il 1723 e il 1739, l'ipotesi presa in considerazione da Vannel-Toderi, in mancanza di reperimento di esemplari datati, è il periodo tra il 1723 e il 1725, cioè quando il Selvi sentiva ancora in modo notevole l'influenza artistica di Massimiliano Soldani. Quello qui proposto è un esemplare assolutamente di rilievo perché caratterizzato da alcune anomalie. La fusione è di qualità eccezionale, ha rilievi taglienti e dettagli di grande nitore, tipici delle prime fusioni originali. Si discosta però dagli esemplari noti e censiti anche da Vannel-Toderi per la cornice di taglio diverso rispetto a quella tipica della Serie. Paragonandola inoltre all'esemplare illustrato nel testo succitato, dopo un attento esame, emerge che, nonostante l'indiscutibile somiglianza, si tratta di una medaglia differente, con diversi dettagli: naso, parrucca e mantello sulla corazza. Si potrebbe pensare ad un esemplare antecedente le fusioni definitive già conosciute.
Lot # 1072 - Piero de' Medici (1471-1503), lo Sfortunato. Medaglia bimetallica con bordo modanato s.d. D/ PETRVS MEDICES LAVR FIL. Busto corazzato ed elmato a sinistra con lunghi capelli riccioluti e mantello drappeggiato sulla spalla destra. R/ IN VIRIDI TENERAS EXVRIT FLAMMA MEDVLLAS. Tre arbusti che bruciano. Van.-Tod. (1987) 261 (piccola differenza nel dettaglio dell'elmo); Langedijk II, 1346, 99, 10; Hill, Corpus 1110 (33); Johnson 151, 22. AE. 86.30 mm. Opus: A. Selvi. Bellissima fusione originale con dettaglio dell'elmo differente dall'esemplare Vannel-Toderi. SPL. Sotto la denominazione Serie Medicea è compresa la serie di medaglie opera di Antonio Selvi, aventi al diritto i ritratti dei personaggi della Famiglia Medici dalle origini all'ultima rappresentante della dinastia, l'Elettrice Palatina Anna Maria Luisa. Il programma dell'opera si trova riportato a chiare lettere sul rovescio della prima medaglia della serie (qui proposta) dedicata a Chiarissimo de' Medici: Serie Medicea fino ad Anna Maria Luisa Elettrice Palatina. Alle 76 medaglie originarie della Serie furono aggiunte successivamente altre medaglie, ne sono state individuate infine 111. Figlio di Lorenzo il Magnifico, gli successe nel governo di Firenze senza avere però le capacità del padre. Quando nel 1494 Carlo VIII re di Francia giunse in Toscana, Piero cedette interamente alle sue richieste concedendogli, oltre il pagamento di un tributo, le città di Pisa, Livorno, Pietrasanta e la fortezza di Sarzana. I fiorentini insorti lo cacciarono dalla città; le case dei Medici furono saccheggiate e le collezioni d'arte disperse: Dopo aver tentato invano più volte di riconquistare Firenze, Piero raggiunse nel 1502 l'esercito francese che combatteva contro il re di Napoli. Morì nel 1503 annegando mentre attraversava il Garigliano. Aveva sposato nel 1488 Alfonsina Orsini, dalla quale ebbe due figli, Lorenzo e Clarice.
Lot # 1080 - Maria Maddalena d'Austria (1589-1631), granduchessa di Toscana. Medaglia con bordo modanato s.d. D/ MARIA MAGDALENA AVSTRIACA MAG D ETR. Busto a sinistra con grande collo a ventaglio. R/ ACQVIRIT ET SERVAT. Ramo di corallo su scoglio in mezzo ai flutti. Van.-Tod. (1987) 321; Langedijk II, 1299, 90, 57; Johnson 153, 68. AE. 86.50 mm. Opus: A. Selvi. Fusione originale. SPL+. Sotto la denominazione Serie Medicea è compresa la serie di medaglie opera di Antonio Selvi, aventi al diritto i ritratti dei personaggi della Famiglia Medici dalle origini all'ultima rappresentante della dinastia, l'Elettrice Palatina Anna Maria Luisa. Il programma dell'opera si trova riportato a chiare lettere sul rovescio della prima medaglia della serie (qui proposta) dedicata a Chiarissimo de' Medici: Serie Medicea fino ad Anna Maria Luisa Elettrice Palatina. Alle 76 medaglie originarie della Serie furono aggiunte successivamente altre medaglie, ne sono state individuate infine 111. Maria Maddalena d'Austria, figlia dell'Arciduca Carlo di Stiria e di Maria di Baviera e sorella del futuro imperatore Ferdinando II, sposò Cosimo de'Medici nel 1608. A Firenze, per accogliere la sposa, fu addirittura abbattuto un tratto delle mura e costruita una nuova porta. Alla prematura morte del marito nel 1621, poichè il figlio Ferdinando II aveva solo undici anni, divenne reggente insieme alla suocera Cristina di Lorena. Su una collina vicino a Firenze fece costruire una grande villa a cui dette il nome di Poggio Imperiale in ricordo delle sue origini di Arciduchessa. Morì nel 1631 a Passau nella Baviera durante un viaggio per visitare il fratello imperatore.

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