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Lot # 279 - MEDAGLIE ESTERE – AUSTRIA – 1934/1938, Spilla del fronte studentesco (osterreich vaterlandische front abzeichen). Realizzata in lamierino di lega di Bronzo brunita, con spilla posteriore integra e coeva (ø 4 cm). La spilla riproduce l’emblema di stato della città di Vienna, nel giro le insegne di tutte le corporazioni. Realizzato dall’architetto Clemens Holzmeister, in uso dal 1934 al 1938 fino all’evento dell’ANSCHLUSS. Il Fronte patriottico era una organizzazione politica "apartitica" creata dal cancelliere federale Engelbert Dollfuss il 20 maggio 1933 per riunire tutte le forze "fedeli al governo" in Austria. Il discorso di Engelbert Dollfuss dell'11 settembre 1933 alla Trabrennplatz di Vienna fu il primo appello generale in cui fu annunciato l'obiettivo di stabilire uno "stato sociale, cristiano, tedesco dell'Austria su base corporativa e una forte leadership autoritaria". Dopo lo scioglimento dei partiti, il Fronte della Patria divenne l'unico portatore del processo decisionale politico e dello stato corporativo. Il simbolo era il crocifisso, per gli studenti il distintivo "Siate uniti", i dipendenti pubblici erano obbligati a diventare membri.I leader federali erano Engelbert Dollfuss (fino al 25 luglio 1934), Ernst R. Starhemberg (29 luglio 1934 - 14 marzo 1936) e Kurt Schuschnigg (14 marzo 1936 - 11 marzo 1938). Il Fronte della Patria aveva varie sotto-organizzazioni, la Gioventù austriaca, un dipartimento politico-popolare per persone di mentalità nazionale, un dipartimento socio-politico per ex socialdemocratici e, invece delle associazioni militari, la milizia del fronte creata nell'ottobre 1936. Dopo il suo assassinio, intorno a E. Dollfuss fu praticato un culto del martire (memoriali, canzoni ecc.). Di difficile reperibilità sul mercato.
Lot # 293 - MEDAGLIE ESTERE – AUSTRIA – 1933/1938, Distintivo del fronte studentesco (osterreich vaterlandische front abzeichen) “SIATE UNITI” (feid einig), realizzato in Tombak e smalti, con spillone posteriore integro (dimensioni 17.5 mm x 24.5 mm). Il Fronte patriottico era una organizzazione politica "apartitica" creata dal cancelliere federale Engelbert Dollfuss il 20 maggio 1933 per riunire tutte le forze "fedeli al governo" in Austria. Il discorso di Engelbert Dollfuss dell'11 settembre 1933 alla Trabrennplatz di Vienna fu il primo appello generale in cui fu annunciato l'obiettivo di stabilire uno "stato sociale, cristiano, tedesco dell'Austria su base corporativa e una forte leadership autoritaria". Dopo lo scioglimento dei partiti, il Fronte della Patria divenne l'unico portatore del processo decisionale politico e dello stato corporativo. Il simbolo era il crocifisso, per gli studenti il distintivo "Siate uniti", i dipendenti pubblici erano obbligati a diventare membri.I leader federali erano Engelbert Dollfuss (fino al 25 luglio 1934), Ernst R. Starhemberg (29 luglio 1934 - 14 marzo 1936) e Kurt Schuschnigg (14 marzo 1936 - 11 marzo 1938). Il Fronte della Patria aveva varie sotto-organizzazioni, la Gioventù austriaca, un dipartimento politico-popolare per persone di mentalità nazionale, un dipartimento socio-politico per ex socialdemocratici e, invece delle associazioni militari, la milizia del fronte creata nell'ottobre 1936. Dopo il suo assassinio, intorno a E. Dollfuss fu praticato un culto del martire (memoriali, canzoni ecc.).
Lot # 301 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), Distintivo per bastone da passeggio Stocknagel di Karl Ludwig Haus 1803m. La Karl-Ludwig-Haus (Carl-Ludwig-Haus) è un rifugio dell'ÖTK e si trova sull'altopiano del Rax a 1804 m sul livello del mare nello stato della Siria, a circa 1 km a ovest del confine con la Bassa Austria. Il primo casolare fu costruito negli anni 1876 e 1877 e nominato dall'arciduca Carlo Ludovico. Dal 2010 al 2011 è stata effettuata la ristrutturazione e l'ammodernamento della baita. Il cottage modernizzato è un'operazione biologica certificata eseguita. Il Rax è una catena montuosa delle Alpi calcaree settentrionali al confine delle province federali austriache della Bassa Austria e della Siria. La sua vetta più alta è l'Heukuppe (2.007 m). Il Rax, insieme al vicino Schneeberg, è una zona tradizionale per l'alpinismo e l'escursionismo in montagna, e sono chiamati Wiener Hausberge (le montagne locali di Vienna) e sono separati dalla profonda Höllental ("Valle dell'Inferno"). All'inizio del XIX secolo, collezionare piatti ricordo o stocknagel in Germania era un'attività molto alla moda. La tradizione di collezionare questi souvenir escursionistici è iniziata nelle regioni alpine d'Europa e si è diffusa in altre parti del mondo. Le versioni precedenti sono opere d'arte in miniatura che vantano successi, come scalare montagne. Il proprietario del bastone da passeggio raccoglieva un distintivo per ogni destinazione turistica che raggiungeva e il cimelio indicava agli osservatori l'esperienza e la dedizione del camminatore. Negli anni '30 lo stocknagel era stato sostituito dalle spille e con l'ascesa dell'industria automobilistica la necessità di camminare fu mitigata dalla comodità dell'autoveicolo. Realizzato in forma quadrangolare in lamierino di BR brunito, è dotato della spilla posteriore coeva, di difficile reperibilità sul mercato, dimensioni 23mm x 28mm. Ottima conservazione,
Lot # 303 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), Distintivo tipo ciondolo di forma ovale dell’associazione tedesca VDA (Lega popolare per i tedeschi) della seconda guerra mondiale (WW2). Realizzato in vetro e verniciato di bianco con misure 2.3 cm x 3.5 cm. Raffigura una spiga di grano e dei fiordalisi in basso la sigla VDA e la svastica tedesca. La VDA era un'organizzazione che mirava a promuovere la cultura tedesca e i coloni nei territori annessi. L'associazione si propone come mediatore culturale e anello di congiunzione tra i tedeschi che vivono in tutto il mondo, con i quali mantiene molti contatti, e la madrepatria tedesca. La VDA vede come suo compito promuovere la lingua e la cultura tedesca all'estero sostenendo scambi intensivi di giovani, istituzioni tedesche all'estero per promuovere le scuole e gli asili, nonché i media e le pubblicazioni tedesche straniere. Il club ha una lunga storia con molti cambi di nome alle spalle. Fondata nel 1881 come Associazione generale della scuola tedesca per la conservazione della cultura tedesca all'estero, nel 1908 fu ribattezzata Associazione per la cultura tedesca all'estero, Schulverein e. V., poi rinominato nuovamente nel 1933 in Volksbund für das Deutschtum im Ausland. Dopo la seconda guerra mondiale, l'organizzazione è stata attiva dal 1955 con il nome di Associazione per la cultura tedesca all'estero, è stata ribattezzata VDA - Società per le relazioni culturali tedesche all'estero nel 1970 ed è finalmente attiva dal 1998 con l'attuale nome Associazione per le relazioni culturali tedesche all'estero e. V. (VDA) su. L'ultima volta l'associazione aveva la sua sede a Sankt Augustin-Hangelar, nella primavera del 2019 l'associazione ha cessato l'attività. Distintivo in vetro trasparente e bianco (2.3 cm x 3.5 cm), prodotto nella vetreria Jablonec (tedesco: Gablonz) nella Repubblica Ceca, ottima conservazione.
Lot # 305 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), Distintivo tipo ciondolo di forma ovale di Federico il Grande facente parte della della serie dedicata ai cittadini tedeschi famosi (Köpfe berühmter deutscher Männer) composta da 20 ciondoli con vari colori e sfumature. La spilla in questione veniva venduta durante le W.H.W. per raccogliere fondi per le attività del partito nazista NSDAP. Il Winterhilfswerk des Deutschen Volkes era una iniziativa annuale. Il suo slogan era "Nessuno morirà di fame o di freddo". L'iniziativa fu originariamente istituita sotto il governo di Heinrich Brüning nel 1931, sebbene Adolf Hitler avrebbe in seguito rivendicato la creazione. Funzionò tra il 1933 e il 1945 durante i mesi da ottobre a marzo e progettò di fornire cibo, vestiti e altri oggetti sia alle persone indigenti che nel periodo bellico ai soldati al fronte. Questa raccolta fondi fu effettuata tramite Raccolta stradale in tutto il Reich (6. Reichstraßensammlung), effettuata da SA, SS e altre formazioni paramilitari. Raffigura Federico II di Hohenzollern, detto Federico il Grande (in tedesco Friedrich der Große; Berlino, 24 gennaio 1712 – Potsdam, 17 agosto 1786), è stato il terzo re di Prussia e il principe elettore di Brandeburgo dal 1740 al 1786. Figlio del re di Prussia Federico Guglielmo I (1688-1740) e di Sofia Dorotea di Hannover (1687-1757), fu uno dei personaggi più importanti e rappresentativi del suo tempo, incarnando l'archetipo settecentesco del monarca illuminato. La complessa azione di governo del suo Stato si svolse sul piano politico e militare, su quello dell'economia e dell'amministrazione statale e anche nel campo dello sviluppo delle scienze e delle arti. Il sovrano fu egli stesso un musicista e un intellettuale di stampo illuminista, seppur controverso per alcuni dei suoi atti politici, e ricevette il soprannome di re filosofo. Con una politica espansionistica e con una serie di guerre aggressive il sovrano seppe far crescere nel corso di pochi decenni il piccolo regno prussiano da Stato di dimensioni regionali a una delle principali potenze europee. Condottiero del suo esercito, da lui rafforzato e preparato, abile stratega e tattico, Federico fu uno dei maggiori capi militari della storia, molto apprezzato dai suoi soldati, da cui era soprannominato der alte Fritz, "il vecchio Fritz". Data di raccolta: 1.3.-2.3.1941. Distintivo in vetro blu (2.3 cm x 3.5 cm), prodotto nella vetreria Jablonec (tedesco: Gablonz) nella Repubblica Ceca, ottima conservazione.
Lot # 308 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla “Ewig bleibt der Toten Tatenruhm 1934-38” (In eterno rimane la gloria dei morti), realizzata nel IV anniversario del c.d. “Putsch di Luglio” avvenuto il 25 luglio 1934. ll 25 luglio 1934, nel bel mezzo di difficili tensioni sociali e politiche, e con la conoscenza delle posizioni ufficiali tedesche, 154 uomini delle SS travestiti da soldati del Bundesheer e da poliziotti entrarono nella cancelleria austriaca. Dollfuss venne ucciso da due proiettili sparati dal nazista Otto Planetta. Il resto del governo riuscì a fuggire. Un altro gruppo di golpisti occupò la stazione radio RAVAG e trasmise un falso rapporto su un presunto trasferimento di potere da Dollfuss ad Anton Rintelen, che doveva essere la chiamata per tutti i nazisti in tutta l'Austria ad iniziare la rivolta contro lo Stato. Ci furono diversi giorni di combattimenti in alcune zone della Carinzia, della Stiria e dell'Alta Austria, così come rivolte più piccole a Salisburgo. Ci furono combattimenti nell'Alta Stiria, sia nella zona industriale tra Judenburg e Leoben sia ad Enns, nel distretto di Deutschlandsberg nella Stiria sud-occidentale e nella Stiria sud-orientale a Bad Radkersburg. Scontri sanguinosi ebbero luogo a Schladming e a Leoben. In Carinzia, i centri del colpo di stato erano nella Bassa Carinzia e a Sankt Paul im Lavanttal. In Austria, oltre alle azioni individuali nel Salzkammergut, i combattimenti si concentrarono nel Passo di Pyhrn e nel Mühlviertel, dove, la notte del 26 luglio, nell'area di Kollerschlag, al confine austriaco-bavarese, una divisione della Legione austriaca invase il territorio austriaco e attaccò la guardia doganale e una stazione di polizia. I nazisti non erano armati poiché avevano creduto che l'esercito e la polizia austriaci si sarebbero uniti a loro una volta iniziato il colpo di stato, ma la maggior parte delle forze rimase fedele. Nella mattina del 26 luglio, al valico di frontiera a Kollerschlag, venne arrestato un corriere tedesco che portava istruzioni precise per il putsch. Chiamato "documento di Kollerschlag", esso testimoniava una chiara connessione tra la Baviera e il putsch di luglio. La morte di Dolfuss fece infuriare Mussolini, la cui moglie Rachele stava intrattenendo il resto della famiglia di Dolfuss, e portò alla sua decisione di spostare truppe italiane al confine austriaco e comunicare ad Hitler che non doveva invadere l'Austria. Questo fece sì che Hitler dichiarasse di non sostenere il colpo di stato, il che alla fine portò al suo fallimento. Spilla in lamierino di BR (ø 3.7 cm), ottima conservazione con spilla posteriore coeva.
Lot # 311 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla del fronte tedesco dei lavoratori (DAF Deutsche Arbeitsfront) del Gau di Halle Mersenburg. Il Fronte tedesco del lavoro era l'associazione unificata di lavoratori e datori di lavoro con sede a Berlino durante il periodo nazionalsocialista. Il DAF è stato fondato il 10 maggio 1933 dopo lo scioglimento dei sindacati liberi. I loro beni sono stati confiscati a favore del DAF e il diritto di sciopero è stato abolito. Con la legge 20 gennaio 1934 per la disciplina del lavoro nazionale furono riunite tutte le organizzazioni professionali degli impiegati e dei lavoratori; il DAF divenne di gran lunga la più grande associazione di massa nazista. Nell'ottobre 1934, il DAF fu ufficialmente annesso al NSDAP. Invece di una rappresentanza sindacale degli interessi, è arrivata l'educazione dei dipendenti e degli imprenditori nel senso dell'ideologia del NS. Diviso in 18 Reichsbetriebsgemeinschaften (successivamente 16 uffici specializzati) e 33 amministrazioni distrettuali, il DAF è esistito fino al maggio 1945 con 22 milioni di membri. Solo chi era in grado di lavorare aveva valore; erano escluse tutte le persone classificate come ebrei o "meticci ebrei” di primo grado" secondo i criteri nazisti e che per altri motivi erano considerate "razza minore" o che erano considerate "incapaci di comunità" per motivi politici. Anche il lavoro forzato faceva parte della pratica della persecuzione. Spilla in lamierino di alluminio dorato (ø 3.5 cm), ottima conservazione con spilla posteriore coeva.
Lot # 312 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla delle truppe dell’esercito della Germania Nazista. Distintivo in materiale plastico da giacca originale raffigurante il vessillo (Standarte) delle "Unità da ricognizione”. Sul retro la scritta "AUFXLARUNGSABTEILUNG". Durante le prime campagne della seconda guerra mondiale includevano truppe a cavallo e in bicicletta nelle divisioni di fanteria; nelle divisioni di fanteria motorizzata e Panzer più mobili erano equipaggiati con combinazioni di motociclette (es BMW R75, Zündapp KS 750 ), Volkswagen Kübelwagens e Sd.Kfz. 221/222/223 auto blindate leggere . Le unità nelle divisioni mobili erano anche equipaggiate con auto blindate pesanti a sei e otto ruote come l' Sd.Kfz. 231/232 e Sd.Kfz. 234 . Più tardi durante la guerra furono emessi con Volkswagen Schwimmwagens, semicingolati leggeri come l' Sd.Kfz. 250 , così come Panzer II Ausf. L "Luchs" e Aufklärungspanzer 38 carri armati leggeri . L'Abteilung doveva essere in grado di muoversi rapidamente e, poiché la sua missione era la ricognizione, non era destinato a ingaggiare carri armati medi o pesanti nemici , sebbene questi impegni avvenissero abbastanza frequentemente. L'aggiunta di una compagnia di cannoni anticarro più tardi durante la guerra fu un tentativo di affrontare questi oppositori; tuttavia, i veicoli corazzati dell'unità non potevano competere con i T-34 o gli M4 Sherman. Questa insegna fu prodotta per la Giornata delle Forze Armate tenutasi tra il 16 e il 17 marzo 1940 Il cimelio in argomento, è stato realizzato in bachelite dipinta a mano e marcato sul retro con estremi del produttore (SU19). Lo stendardo della divisione è a fondo marrone, con al centro una croce di ferro caricata di corona d'alloro, nei quattro angoli quattro piccole svastiche. Sul retro non è presente la spilla. Facente parte di una macro collezione di bandiere dedicate alle unità dell’esercito tedesco (HEER), dell’aviazione tedesca (LUFTWAFFE) nonché della Marina da Guerra (KRIEGSMARINE). Le varie armi e unità specializzate si distinguono per un colore preciso ed hanno forma rettangolare mentre le specialità dell’aviazione tedesca hanno vessili di forma quadrata e la Marina la classica bandiera da guerra. Spilla realizzata in Bachelite dipinta dimensioni 22 mm x 31mm
Lot # 313 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla delle truppe della Germania Nazista. Distintivo in materiale plastico da giacca originale raffigurante il vessillo (Standarte) delle "FUHRER BEGLEITBATAILLON". Sul retro la scritta "FUHRER BEGLEITBATAILLON".Il Führer-Begleit-Bataillon (anche Führer-Begleit-Regiment , Führer-Begleit-Brigade , Führer-Begleit-Division o Führer's escort battaglione ) era un battaglione della Wehrmacht che, insieme al Führer Escort Command e al Leibstandarte SS Adolf Hitler, formato per la protezione personale di Adolf Hitler era responsabile. I compiti principali erano la sicurezza del quartier generale del Führer (FHQ) e del plotone speciale del Führer , nonché la protezione personale di Adolf Hitler. D'altra parte, il Fuhrer Accompaniment Command, la guardia del corpo personale di Hitler, era fornito principalmente dalle Waffen-SS . La formazione era di stanza al FHQ e al fronte a rotazione, quindi era composta praticamente da due battaglioni. Verso la fine della guerra, però, l'associazione fu impiegata a pieno regime per operazioni di combattimento lungo tutto il fronte. Il Führer-Begleit-Bataillon fu formato poco prima dello scoppio della guerra il 24 agosto 1939 dalla 7a e 8a compagnia del reggimento di fanteria motorizzata Großdeutschland . Durante l'invasione dei Sudeti nel 1938, Erwin Rommel guidò il battaglione di scorta del Führer, che era stato membro del comando di scorta militare di Hitler dal 1935.  Nel marzo 1939, durante l'occupazione del " resto della Cechia" e della Memelland , Rommel divenne comandante del quartier generale del Führer, che rimase dopo l'inizio della seconda guerra mondiale il 1° settembre 1939 (promosso nel frattempo a maggiore generale ). Dal maggio 1940 Rommel assunse un comando di truppe da combattimento ( 7a divisione Panzer ) nell'ambito della campagna occidentale . Nel 1943 l'FBB fu riorganizzato in un battaglione di granatieri e ribattezzato anche Führer Grenadier Battalion . Nel settembre 1944 il battaglione fu rinforzato per formare una brigata e nel novembre 1944 fu ribattezzato Führer-Begleit-Brigade .  Parti della brigata hanno combattuto vicino a Wilna come Panzergrenadier Brigade "von Werthern". Con la formazione del Panzer Corps "Großdeutschland" nel settembre 1944, la brigata fu formalmente inclusa. Nel periodo dal 26 novembre 1944 al 20 dicembre 1944, la brigata fu trasferita dalla Prussia orientale a Cottbus - Guben , poi all'Eifel , per ricostituire e completare la riorganizzazione con la brigata sostitutiva "Grande Germania" . Durante l' offensiva delle Ardenne, la brigata fu inizialmente una riserva della 5a Armata Panzer dal 22 dicembre 1944 al 31 dicembre 1944. In questo periodo parteciparono all'attacco alla zona a nord-est di Bastogne , alla riconquista di St. Vith e alla difesa dell'accerchiamento intorno a Bastogne. Il 23 gennaio 1945, la brigata ricevette l'ordine di restare in attesa come riserva del gruppo dell'esercito e di ritirarsi nell'area a sud di Arzfeld via Clervaux , Marnach , Dasburg e Daleiden . L'11 gennaio 1945 l'unità entrò a far parte del Führer-Begleit-Regiment, ribattezzato Panzergrenadier-Regiment 100 il 16 gennaio . Questo faceva parte della Führer-Begleit-Division istituita a Cottbus il 26 gennaio 1945 per Wehrbereich III . Arrivò nel febbraio 1945 come parte del III. SS-Panzerkorps schierato nell'operazione Sonnenwende . Ha poi combattuto sulla Vistola , intorno a Lauban , Ratibor ed è stata distrutta nella sacca di Spremberg alla fine di aprile 1945 . [6] I sopravvissuti della divisione rimasero nell'area fino alla fine della guerraDeutsch-Brod in azione a est di Praga . Questa insegna fu prodotta per la Giornata delle Forze Armate tenutasi tra il 16 e il 17 marzo 1940 Il cimelio in argomento, è stato realizzato in bachelite dipinta a mano e marcato sul retro con estremi del produttore (SA4). Lo stendardo della divisione è a fondo rosa, con al centro una croce uncinata (svastica) caricata di corona d'alloro, nei quattro angoli quattro aquile con svastiche. Sul retro è presente la spilla d'epoca per l'indosso su abiti civili, perfettamente funzionante. Facente parte di una macro collezione di bandiere dedicate alle unità dell’esercito tedesco (HEER), dell’aviazione tedesca (LUFTWAFFE) nonché della Marina da Guerra (KRIEGSMARINE). Le varie armi e unità specializzate si distinguono per un colore preciso ed hanno forma rettangolare mentre le specialità dell’aviazione tedesca hanno vessili di forma quadrata e la Marina la classica bandiera da guerra. Spilla realizzata in Bachelite dipinta dimensioni 38mm x 32mm, con spilla posteriore coeva.
Lot # 315 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla emessa per la serie “Gioielli di antiche civiltà con svastica” (Schmuck alter Kulturvölker mit "Hakenkreuz-Symbol), facente parte di una serie composta da 10 spille. La spilla in questione veniva venduta durante le W.H.W. per raccogliere fondi per le attività del partito nazista NSDAP. Il Winterhilfswerk des Deutschen Volkes era una iniziativa annuale. Il suo slogan era "Nessuno morirà di fame o di freddo". L'iniziativa fu originariamente istituita sotto il governo di Heinrich Brüning nel 1931, sebbene Adolf Hitler avrebbe in seguito rivendicato la creazione. Funzionò tra il 1933 e il 1945 durante i mesi da ottobre a marzo e progettò di fornire cibo, vestiti e altri oggetti sia alle persone indigenti che nel periodo bellico ai soldati al fronte. Data di raccolta: 27-28 settembre 1941 La spilla reca al dritto una iscrizione di Micene in Grecia datata 1600 a. C.. Queste tipologia di spilla, forse per il loro richiamo esoterico, furono in uso anche alle famigerate SS Ahnenerbe. La Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe e. V., meglio conosciuta semplicemente come Ahnenerbe (Eredità Ancestrale), fu un'associazione fondata da Heinrich Himmler, Herman Wirth (Presidente) e Walter Darré il 1º luglio 1935 e incorporata all'interno del Persönlicher Stab RfSS nel 1939. Il suo nome significa letteralmente "Società di Ricerca dell'Eredità Ancestrale". Fu originariamente votata alle ricerche riguardanti la storia antropologica e culturale della razza ariana. Dopo una serie di contrasti con Darré e la svalutazione, da parte di Hitler, dell'operato di Wirth (i cui còmpiti furono resi sempre più marginali, tanto da costringerlo, nel dicembre 1938, a dimettersi dalla carica di presidente e abbandonare l'organizzazione), Himmler procedette nell'estate del 1937 a ristrutturare l'associazione, fissando il nuovo quartier generale a Berlino-Dahlem. Il Reichsführer-SS mantenne il controllo totale, con il titolo di Curatore generale; ma la gestione pratica venne affidata al dott. Walther Wüst, che dirigeva fin dal principio le attività di studi linguistici e culturali ario-indogermanici, all'SS-Standartenführer Bruno Galke, che era il tesoriere e all'SS-Standartenführer Wolfram Sievers in qualità di Segretario Amministrativo (dal 1935). Con la riorganizzazione, Himmler stabilì anche i compiti che l'associazione avrebbe dovuto svolgere: compiere ricerche nel campo della storia antica, studiando i fatti da un punto di vista scientifico, in maniera oggettiva e senza falsificazioni; istituire in ciascun Oberabschnitt (regione) delle SS un centro di educazione e di cultura dedicati alla grandezza della Germania del passato. Il primo di questi centri venne fondato a Sachsenhain, presso Verden, con la ricostruzione di un villaggio sassone che doveva dimostrare ai tedeschi la ricchezza della loro cultura. Spilla in bachelite (ø 3 cm) con spilla posteriore coeva. Ottima conservazione.
Lot # 318 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla tedesca di “propaganda" nazional-socialista con effige del Führer ADOLF HITLER realizzata in occasione delle elezioni del “5 marzo 1933” che portarono alla vittoria politica del NSDAP ovvero il “Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori”. Il voto ebbe luogo una settimana dopo l'incendio del Reichstag, in cui il parlamento tedesco venne dato alle fiamme probabilmente da un comunista olandese di nome Marinus van der Lubbe: questo episodio, che secondo alcuni storici venne architettato ad arte dai nazisti, contribuì ad abbassare la popolarità del Partito Comunista Tedesco (KPD) e permise ad Hitler di convincere il Presidente Paul von Hindenburg a firmare il "decreto dell'incendio del Reichstag": questa legge d'emergenza rimosse molte delle libertà civili e consentì l'arresto dei dirigenti del KPD poco prima delle elezioni, l'impedimento del voto comunista e il consolidamento della posizione nazionalsocialista. L'affluenza alle urne si attestò al 71,60%. Anche se subì una repressione inferiore rispetto al Partito Comunista, anche il Partito Socialdemocratico fu molto limitato nella sua azione: accusati di connivenza, alcuni dei suoi dirigenti furono costretti ad emigrare a Praga mentre i superstiti agirono nell'ombra. La vista del Parlamento in fiamme, quindi, contribuì moltissimo ad influenzare il risultato di queste elezioni in favore dell'estrema destra. Per i dieci anni a venire, di conseguenza, i deputati si riunirono nella Krolloper. In ogni caso, per assicurarsi una maggioranza ancora più ampia, le organizzazioni naziste monitorarono lo scrutinio delle preferenze: in Prussia, ad esempio, 50000 tra SS, SA e Stahlhelm ebbero l'ordine di controllare i voti come vice sceriffi. Le violenze proseguirono ed anzi aumentarono rispetto agli anni passati, dato che il capo di gabinetto, Adolf Hitler, spalleggiava e proteggeva i più facinorosi tra i propri militanti. I partiti della destra tradizionale e moderata non poterono e non vollero denunciare il clima d'illegalità crescente, nella speranza che il fenomeno nazista fosse passeggero e che in un futuro più o meno prossimo avrebbero potuto attrarre il NSDAP nella loro coalizione. Tuttavia, nonostante un risultato migliore rispetto alle elezioni del novembre 1932, i nazisti non ottennero la maggioranza assoluta né dei voti né dei seggi: alla fine si attestarono al 43,9% mentre i sondaggi li davano a poco più del 50%. Pertanto, Hitler fu costretto a mantenere la sua coalizione con il Partito Popolare Nazionale Tedesco per conservare saldamente le redini dell'esecutivo. Oltre a questo egli aveva bisogno di una maggioranza dei due terzi per far passare il "decreto dei pieni poteri" (una legge che gli permetteva di promulgare leggi senza consultare il Reichstag), che guadagnò intimidendo il Partito di Centro fino a farlo votare per lui. Il disegno di legge venne approvato il 23 marzo; solo i socialdemocratici votarono contro il provvedimento, che entrò in vigore il giorno seguente. Inoltre, la rappresentanza socialdemocratica venne fortemente indebolita dato che ad alcuni deputati socialdemocratici eletti al Reichstag venne impedito di prendere il posto in sala dalle SA. Teoricamente i rappresentanti del Partito Comunista avrebbero contribuito al 17% dei voti al Reichstag, ma vennero, come già ricordato, arrestati tutti. Anche se la legge delega era da intendersi efficace solo per i quattro anni a venire, essa venne formalmente prorogata due volte. Grazie ad essa SPD e KPD vennero dichiarati fuorilegge e la Germania piombò nella dittatura nazista, rimasta in vigore fino al 1945. La spilla in argomento, venne indossata dai sostenitori del Partito e furono realizzate in lamierino stampato in bronzo dorato. Sul dritto della spilla, intorno al volto del profilo di Hitler, è posta una scritta in forma circolare che recita: “EIN VOLK, EIN REICH, EIN FÜHRER” ("UN POPOLO, UN IMPERO, UNA GUIDA"), intervallate da tre svastiche. Completa del suo spillone coevo sul verso perfettamente funzionante per l'indosso su abiti civili. Spilla in BR dorato (ø 3 cm), ottima conservazione spilla posteriore asportata.
Lot # 319 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla tedesca di “propaganda" nazional-socialista con effige del Führer ADOLF HITLER realizzata in occasione delle elezioni del “5 marzo 1933” che portarono alla vittoria politica del NSDAP ovvero il “Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori”. Il voto ebbe luogo una settimana dopo l'incendio del Reichstag, in cui il parlamento tedesco venne dato alle fiamme probabilmente da un comunista olandese di nome Marinus van der Lubbe: questo episodio, che secondo alcuni storici venne architettato ad arte dai nazisti, contribuì ad abbassare la popolarità del Partito Comunista Tedesco (KPD) e permise ad Hitler di convincere il Presidente Paul von Hindenburg a firmare il "decreto dell'incendio del Reichstag": questa legge d'emergenza rimosse molte delle libertà civili e consentì l'arresto dei dirigenti del KPD poco prima delle elezioni, l'impedimento del voto comunista e il consolidamento della posizione nazionalsocialista. L'affluenza alle urne si attestò al 71,60%. Anche se subì una repressione inferiore rispetto al Partito Comunista, anche il Partito Socialdemocratico fu molto limitato nella sua azione: accusati di connivenza, alcuni dei suoi dirigenti furono costretti ad emigrare a Praga mentre i superstiti agirono nell'ombra. La vista del Parlamento in fiamme, quindi, contribuì moltissimo ad influenzare il risultato di queste elezioni in favore dell'estrema destra. Per i dieci anni a venire, di conseguenza, i deputati si riunirono nella Krolloper. In ogni caso, per assicurarsi una maggioranza ancora più ampia, le organizzazioni naziste monitorarono lo scrutinio delle preferenze: in Prussia, ad esempio, 50000 tra SS, SA e Stahlhelm ebbero l'ordine di controllare i voti come vice sceriffi. Le violenze proseguirono ed anzi aumentarono rispetto agli anni passati, dato che il capo di gabinetto, Adolf Hitler, spalleggiava e proteggeva i più facinorosi tra i propri militanti. I partiti della destra tradizionale e moderata non poterono e non vollero denunciare il clima d'illegalità crescente, nella speranza che il fenomeno nazista fosse passeggero e che in un futuro più o meno prossimo avrebbero potuto attrarre il NSDAP nella loro coalizione. Tuttavia, nonostante un risultato migliore rispetto alle elezioni del novembre 1932, i nazisti non ottennero la maggioranza assoluta né dei voti né dei seggi: alla fine si attestarono al 43,9% mentre i sondaggi li davano a poco più del 50%. Pertanto, Hitler fu costretto a mantenere la sua coalizione con il Partito Popolare Nazionale Tedesco per conservare saldamente le redini dell'esecutivo. Oltre a questo egli aveva bisogno di una maggioranza dei due terzi per far passare il "decreto dei pieni poteri" (una legge che gli permetteva di promulgare leggi senza consultare il Reichstag), che guadagnò intimidendo il Partito di Centro fino a farlo votare per lui. Il disegno di legge venne approvato il 23 marzo; solo i socialdemocratici votarono contro il provvedimento, che entrò in vigore il giorno seguente. Inoltre, la rappresentanza socialdemocratica venne fortemente indebolita dato che ad alcuni deputati socialdemocratici eletti al Reichstag venne impedito di prendere il posto in sala dalle SA. Teoricamente i rappresentanti del Partito Comunista avrebbero contribuito al 17% dei voti al Reichstag, ma vennero, come già ricordato, arrestati tutti. Anche se la legge delega era da intendersi efficace solo per i quattro anni a venire, essa venne formalmente prorogata due volte. Grazie ad essa SPD e KPD vennero dichiarati fuorilegge e la Germania piombò nella dittatura nazista, rimasta in vigore fino al 1945. La spilla in argomento, venne indossata dai sostenitori del Partito e furono realizzate in lamierino stampato in bronzo dorato. Sul dritto della spilla, intorno al volto del profilo di Hitler, è posta una scritta in forma circolare che recita: “EIN VOLK, EIN REICH, EIN FÜHRER” ("UN POPOLO, UN IMPERO, UNA GUIDA"), intervallate da tre svastiche. Completa del suo spillone coevo sul verso perfettamente funzionante per l'indosso su abiti civili. Spilla in BR dorato (ø 3 cm), ottima conservazione con spilla posteriore coeva.
Lot # 322 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA – III REICH (1933-1945), spilla tedesca di “propaganda" nazional-socialista con effige del Führer ADOLF HITLER realizzata in occasione delle elezioni del “5 marzo 1933” che portarono alla vittoria politica del NSDAP ovvero il “Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori”. Il voto ebbe luogo una settimana dopo l'incendio del Reichstag, in cui il parlamento tedesco venne dato alle fiamme probabilmente da un comunista olandese di nome Marinus van der Lubbe: questo episodio, che secondo alcuni storici venne architettato ad arte dai nazisti, contribuì ad abbassare la popolarità del Partito Comunista Tedesco (KPD) e permise ad Hitler di convincere il Presidente Paul von Hindenburg a firmare il "decreto dell'incendio del Reichstag": questa legge d'emergenza rimosse molte delle libertà civili e consentì l'arresto dei dirigenti del KPD poco prima delle elezioni, l'impedimento del voto comunista e il consolidamento della posizione nazionalsocialista. L'affluenza alle urne si attestò al 71,60%. Anche se subì una repressione inferiore rispetto al Partito Comunista, anche il Partito Socialdemocratico fu molto limitato nella sua azione: accusati di connivenza, alcuni dei suoi dirigenti furono costretti ad emigrare a Praga mentre i superstiti agirono nell'ombra. La vista del Parlamento in fiamme, quindi, contribuì moltissimo ad influenzare il risultato di queste elezioni in favore dell'estrema destra. Per i dieci anni a venire, di conseguenza, i deputati si riunirono nella Krolloper. In ogni caso, per assicurarsi una maggioranza ancora più ampia, le organizzazioni naziste monitorarono lo scrutinio delle preferenze: in Prussia, ad esempio, 50000 tra SS, SA e Stahlhelm ebbero l'ordine di controllare i voti come vice sceriffi. Le violenze proseguirono ed anzi aumentarono rispetto agli anni passati, dato che il capo di gabinetto, Adolf Hitler, spalleggiava e proteggeva i più facinorosi tra i propri militanti. I partiti della destra tradizionale e moderata non poterono e non vollero denunciare il clima d'illegalità crescente, nella speranza che il fenomeno nazista fosse passeggero e che in un futuro più o meno prossimo avrebbero potuto attrarre il NSDAP nella loro coalizione. Tuttavia, nonostante un risultato migliore rispetto alle elezioni del novembre 1932, i nazisti non ottennero la maggioranza assoluta né dei voti né dei seggi: alla fine si attestarono al 43,9% mentre i sondaggi li davano a poco più del 50%. Pertanto, Hitler fu costretto a mantenere la sua coalizione con il Partito Popolare Nazionale Tedesco per conservare saldamente le redini dell'esecutivo. Oltre a questo egli aveva bisogno di una maggioranza dei due terzi per far passare il "decreto dei pieni poteri" (una legge che gli permetteva di promulgare leggi senza consultare il Reichstag), che guadagnò intimidendo il Partito di Centro fino a farlo votare per lui. Il disegno di legge venne approvato il 23 marzo; solo i socialdemocratici votarono contro il provvedimento, che entrò in vigore il giorno seguente. Inoltre, la rappresentanza socialdemocratica venne fortemente indebolita dato che ad alcuni deputati socialdemocratici eletti al Reichstag venne impedito di prendere il posto in sala dalle SA. Teoricamente i rappresentanti del Partito Comunista avrebbero contribuito al 17% dei voti al Reichstag, ma vennero, come già ricordato, arrestati tutti. Anche se la legge delega era da intendersi efficace solo per i quattro anni a venire, essa venne formalmente prorogata due volte. Grazie ad essa SPD e KPD vennero dichiarati fuorilegge e la Germania piombò nella dittatura nazista, rimasta in vigore fino al 1945. La spilla in argomento, venne indossata dai sostenitori del Partito e furono realizzate in lamierino stampato in bronzo dorato. Sul dritto della spilla, intorno al volto del profilo di Hitler, è posta una scritta in forma circolare che recita: “EIN VOLK, EIN REICH, EIN FÜHRER” ("UN POPOLO, UN IMPERO, UNA GUIDA"), intervallate da tre svastiche. Completa del suo spillone coevo sul verso perfettamente funzionante per l'indosso su abiti civili. Spilla in BR dorato (ø 3 cm), ottima conservazione con spilla posteriore coeva.
Lot # 329 - MEDAGLIE ESTERE – PROVINCIE UNITE DELL’OLANDA (REGNO UNITO E REGNO DI NAPOLI), medaglia satirica, estremamente rara (RRRR), emessa nel 1658 per dileggiare Oliver Cromwell. Al d/ busto di Cromwell di ¾ a dx tra due guerrieri corazzati ed elmati che reggono una corona di alloro e scudi; sotto una cartella in cartiglio la legenda OLIVAR CROMWELL PROTECTOR V ENGEL SCHOT EN IRLAN (Oliver Cronwell protettore e lord di Inghilterra, Scozia e Irlanda 1658). Al r/ busto di MASANIELLO di ¾ a dx fra due popolani che reggono una corona reale; sotto la cartella in cartiglio con la legenda MASANIELLO VISSCHE EN CONINK V NAPLES 1647 (Masaniello pescatore e re di Napoli 1647). Medaglia fusa in Piombo (ø 73 mm, peso gr. 152). Fattura tipica delle produzioni olandesi e nord europee. Produzione Otto Muller ma secondo recenti studi l’opera sarebbe dell’olandese Pieter van Abeele (vedi articolo apparso su Panorama Numismatico nr.384 del giugno 2022). Riferimenti Siciliano 40 – BCM Heimer 198. Realizzata con due piani sbalzati, cesellati e uniti da un largo bordo. Le iscrizioni sono incuse. Oliver Cromwell, anche noto in italiano come Oliviero Cromwell (Huntingdon, 25 aprile 1599 – Londra, 3 settembre 1658), è stato un militare e politico inglese. Di fede puritana calvinista e in contrasto sia con la Chiesa anglicana che con la Chiesa cattolica, dopo essere stato alla testa delle forze che abbatterono temporaneamente la monarchia inglese, instaurando la repubblica del Commonwealth d'Inghilterra, governò Inghilterra, Scozia e Irlanda con il titolo di Lord Protettore, dal 16 dicembre 1653 fino alla sua morte avvenuta nel 1658. Pochi anni dopo la sepoltura, la sua salma fu riesumata e sottoposta al rituale dell'esecuzione postuma. Sia Cromwell che Masaniello furono elevati dalle circostanze ai più alti ranghi nei rispettivi paesi all'incirca nello stesso periodo; ma non avevano nient'altro in comune. Tommaso Aniello d'Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello (Napoli, 29 giugno 1620 – Napoli, 16 luglio 1647), fu il protagonista della vasta rivolta che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione napoletana insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo. Nella vita di questo personaggio non è sempre facile distinguere gli avvenimenti realmente accaduti da quelli elaborati dal mito. La sollevazione di cui Masaniello si fece capofila scaturì dall'esasperazione delle classi più umili per le gabelle imposte dai governanti sugli alimenti di necessario consumo, misura questa rientrante nel più ampio ventaglio di politiche economiche della Corona degli Asburgo di Spagna atte al sostentamento delle imprese militari in seno alla logorante guerra dei trent'anni, motivo per cui, fintanto che fu in vita, la sua non si configurò mai come una rivolta espressamente antispagnola e repubblicana, come avrebbe voluto invece la prospettiva storiografica italiana dell'Ottocento che, ancora profondamente influenzata dai valori risorgimentali, vedeva in lui un patriota ribellatosi alla dominazione straniera. Le cause degli eventi del luglio 1647 sarebbero da ricercarsi infatti nella specifica realtà politica, economica e sociale della Napoli spagnola della prima metà del Seicento, a sua volta comunque da inquadrarsi nel più ampio contesto europeo della forte rivalità tra Spagna e Francia (cui era ricollegabile anche un'ormai tradizionale contesa per il possesso della corona di Napoli); non a caso il grido con cui Masaniello sollevò il popolo il 7 luglio fu: «Viva 'o Re 'e Spagna, mora 'o malgoverno», secondo la consuetudine popolare tipica dell'Ancien régime di cercare nel sovrano la difesa dalle prevaricazioni sulla plebe dei suoi diretti sottoposti. Sarà soltanto dopo la sua morte che la rivolta assunse delle esplicite connotazioni politiche e sociali dal carattere antifeudale ed antispagnolo e, secondo taluni, persino secessionista (al pari di quanto in quello stesso periodo si stava verificando nei Paesi Bassi, in Portogallo ed in Catalogna). Dopo dieci giorni di rivolta, che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, a causa di un comportamento stravagante, frutto di una strategia mirata a fargli appunto "fare pazzie", Masaniello fu accusato ufficialmente di pazzia ed ucciso per volere del viceré, di alcuni capi popolari e di una piccola parte della plebe. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, aprendo la strada per la proclamazione dell'effimera e filofrancese Real Repubblica Napoletana, avvenuta cinque mesi dopo la sua morte. Secondo il testo di riferimento per questo tipo di medaglie ovvero Numismata Cromwelliana, Or, The Medallic History of Oliver... di Henry William Henfrey (vedi capitolo the dutch satirical medals) è censito solo un altro esemplare in piombo come questo (?), conservato nel gabinetto numismatico dell’Università di Leyden (Paesi Bassi) (cfr. pp. 160-161). Conservazione BB. Bust of Oliver Cromwell, three-quarters, right, hair long, in plain falling collar and armour, between two soldiers supporting a laurel wreath over his head. Bust of Masaniello, three-quarters, right, hair short, waistcoat open at the neck, between two sailors supporting a crown over his head.