





M. IUNIO BRUTO.Denario, 43-42 a.C.L PLAET CEST Busto laureato, drappeggiato e velato di Cerere a d., sormontato da polos. R/ BRVT IMP Ascia e culullo. Bab. Junia 51 e Plaetoria 12. Syd.1300. Cr. 508/2. g. 3,72. Diam. mm. 17,47. Arg. Bella patina di monetiere. SPLSi tratta di una delle ultime emissioni di poco precedente alla battaglia di Filippi dove gli eserciti di Marco Antonio e Ottaviano sconfissero le truppe dei cesaricidi guidati da Bruto e Cassio. La moneta, che reca il nome del questore Lucio Plaetorio Cestiano, presenta al diritto un raffinato ritratto della dea Cerere. Questa veniva frequentemente rappresentata nella monetazione romana come simbolo di vicinanza agli interessi della plebe, in quanto dea tutelare delle scorte di grano dell’Urbe. In questo contesto potrebbe anche assumere un valore di rinnovamento in relazione alla missione dei cesaricidi di risollevare la Repubblica dopo la dittatura cesariana. Il rovescio della moneta richiama invece l'appartenenza di Bruto al collegio sacerdotale dei pontefici. L’ascia e il culullus erano infatti gli strumenti impiegati abitualmente dai sacerdoti durante il rito sacrificale. La presenza di questi richiami alla vita sacrale di Roma potrebbe pertanto richiamare un concetto di legittimazione divina ricercata dagli assassini di Cesare per giustificare la propria opera.Ex asta Munzen und Medaillen n. 43, Basilea 12-11-1970, lotto n. 235. Ex. Coll. Haeberlin.Shipping only in Italy.
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