Dea Moneta
login
Banner Nomisma Aste - Asta di Natale 2025
Dritto moneta Rovescio moneta
Dritto Rovescio
Lot # 544
§ VERONA Massimiliano d'Asburgo (1509-1516) Mezza Lira - CNI 13 AG (g 3,76) RRRR Massimiliano d'Asburgo, figlio primogenito dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, nel 1494 sposò Bianca Maria Sforza, nipote di Ludovico il Moro, con il quale si unì (1495) in alleanza, insieme a papa Alessandro VI, al re di Napoli, Ferdinando il Cattolico, e a Venezia, contro Carlo VIII di Francia, che era disceso in Italia. Delle sue difficoltà finanziarie approfittarono nel frattempo i principi dell'impero che, nella dieta di Worms (1495), l'obbligarono a riformare la costituzione a tutto svantaggio del potere imperiale. Coinvolto in una guerra sfortunata contro i cantoni svizzeri (1499), che si distaccarono definitivamente dall'impero, mosse contro Venezia, che lo stesso anno si era unita alla Francia (lega di Blois) contro Ludovico il Moro, ma non poté impedire l'occupazione del Milanese da parte dei Francesi, la cui sovranità sul ducato fu da lui riconosciuta con la pace di Trento (1501). Dopo aver annesso agli stati ereditari anche la contea di Gorizia con i relativi feudi di Pusteria, Carinzia e Friuli (1500) e altri territori in Svevia, nel Palatinato e nel Tirolo (Kitzbühel, Kufstein), si accordò con la Francia e con il Papa contro Venezia (1504). A tale mossa fu spinto dall'intenzione di estendere la sua sovranità sulla terraferma ai danni della Serenissima e anche da motivi di personale rancore verso la repubblica, che anni prima l'aveva abbandonato per allearsi con la Francia. Aderì quindi (1508) anche alla lega di Cambrai, sempre diretta contro Venezia, ma non ottenne risultati duraturi, anche per la successiva formazione della Lega Santa (1510) contro la Francia e per la continua instabilità politica della Serenissima, che nel 1513 ricercò di nuovo l'alleanza francese. Dopo la battaglia di Marignano (1515) Massimiliano dovette restituire a Venezia Verona, per ricevere in compenso alcune terre intorno al Lago di Garda e in Friuli. Le monete coniate sotto il nome dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo segnano l'ultimo tentativo di dare nuova vita alla monetazione di Verona, la cui zecca è ferma dal 1405, essendo la città passata sotto il dominio della repubblica veneziana. Massimiliano, divenuto il nuovo signore di Verona grazie agli accordi presi dalla lega di Cambrai, decide di riaprire l'attività della zecca veronese e coniare monete a suo nome, per affermare la presa dei territori della terraferma. Queste sono le ultime monete che vengono coniate a Verona, dove la zecca chiude definitivamente i battenti nel 1516, quando la città torna di nuovo sotto il dominio veneziano. Per la nuova monetazione la zecca propone due gruppi di monete datate e non. Questa mezza lira fa parte del corpus di monete senza data e presenta al dritto il profilo dell'imperatore rivolto verso sinistra coronato e corazzato, lo stesso conio utilizzato per il dritto del ducato d'oro. Probabilmente questa moneta è più rara rispetto alla versione dove al dritto si trova il profilo dell'imperatore laureato. Il CNI infatti riporta più varianti di quest'ultima tipologia e solo una di quella con il busto coronato e corazzato. Esemplare dell'ex collezione Gnecchi, lotto 5820, e proveniente dallo stesso conio del dritto del ducato d'oro della stessa vendita, lotto 5818, venduto al conte Papadopoli ed ora al Museo Correr di Venezia. Moneta di grandissima rarità e fascino. BB
Watch:
Starting price: € 25'000
B.P.: 21.00%
Closing on: 2025-12-14 09:00:00 Roma time