Napoli. Sergio I 840-864. Follaro. Ae. Rif. CNI XIX n.5; D’Andrea-Andreani 2009 n. 3; D’Andrea-Contreras n. 53. Peso gr. 8,60. Diametro mm. 29. BB/SPL: Seconda tipologia di Follaro emessa durante il ducato di Sergio I. Sambon ne fornisce una rappresentazione apparsa su RIN (1890). D/Nel campo busto frontale di Sergio I con paramenti bizantini, copricapo munito di pendalia, sovrastato da croce, con la mano destra regge un’asta culminante con la croce, a sinistra globo crucigero e sotto al globo una stella a sei punte; a sinistra compare la scritta S/E/R/G/I/U mentre a destra, all’altezza del capo, la scritta D/U/X. R/Nel campo busto frontale di San Gennaro con paramenti sacri, con capo tonsurato, che poggia la mano destra sul Vangelo (o Messale), a destra la scritta S/C/S (SANCTUS) e a sinistra la scritta I/A/N/V (IANVARIUS). Splendido esemplare per questo tipo di moneta, di grande fascino, una delle prime raffigurazioni di San Gennaro su una moneta napoletana, variante della massima rarità, con il nome del santo “SCS-IANV” posizionato da destra verso sinistra anziché viceversa e i caratteri speculari, Trattasi dell’unico esemplare apparso finora sul mercato con questa interessante variante di leggenda. Mancante in tutte le opere consultate., sicuramente inedita. RRRRR. Sergio I, conte di Castrum di Cuma, fu il primo duca di Napoli, in quanto con lui iniziò l’autonomia del ducato napoletano come forma di regime politico. Infatti, da Sergio in poi, i duchi napoletani furono eletti per ereditarietà. In questa emissione Sergio, associando la sua immagine con quella del Santo patrono di Napoli, volle riacquistare  quel consenso popolare che in precedenza perse a seguito dell’alleanza con i Saraceni suggerendo che la sua investitura politica aveva il sostegno del Santo.