Napoli, Carlo II Re di Spagna con la madre Marianna d'Austria. Periodo della Reggenza (1665-1674). Tarì 1674. Ag. Peso gr. 5,11. Diametro mm. 26,50. qBB/BB. Mag. n. 3; MIR n. 288; PR. N. 3. RRRRR. D/CAROLVS-II-D-G-HISPANIAR-ET-NEAP-E-C-REX-busti di Carlo e della mamma Marianna, rivolti verso destra; Carlo con lunga e fluente capigliatura e corazza, Marianna con ampio velo sulla testa e sulle spalle, in un doppio cerchio lineare, all’esergo- 1674-AH.R/ET-MARIAN-EIUS-MATER-REGNI-GVB: stemma partito e coronato, in cartella semiovale, contornata da due palme e dal Toson d’oro, in doppio cerchio lineare. Moneta della più grande rarità RRRRR, nessuna quotazione riportata nei cataloghi esistenti.  Il Pannuti ed il Riccio nel loro lavoro sulla monetazione napoletana (Lugano 1984, pag. 186) riportano fedelmente che “per l’accuratezza dei coni e per il loro peso, inferiore alla norma, trattasi probabilmente di coniazione commemorativa”. Il Bovi asserisce in un suo lavoro che “della descritta moneta, non ho potuto, nonostante la lunga e paziente ricerca, trovare notizia né nelle carte della zecca, né in altre serie di documenti dell’Archivio di Stato di Napoli” (Cfr. Le monete napoletane di Carlo II illustrate da documenti inediti, Bollettino del CNN, Na 1953). Si tratta dunque, di una emissione sperimentale, oltre che commemorativa. Tale tesi risulta avvalorata anche dal Magliocca, il quale riporta testualmente che “la suddetta moneta, coniata già al bilanciere, con incise le sigle AH (Alberto Hamerani), al dritto dopo la data, farebbero presupporre che il nuovo metodo venne sperimentato (per l’argento), almeno a partire da quella data” (Manuale delle monete di Napoli 1674-1860, pag. 17).