Napoli. Umberto I. 1878-1900. Medaglia 1890. Ag. Per l'inaugurazione della galleria Umberto I. La Galleria Umberto I a Napoli fu inaugurata il 10 novembre del 1890, avviando per l’occasione la prima Mostra del Lavoro, che si sarebbe tenuta per 79 giorni consecutivi e di cui, suo presidente, fu Nicola Amore, nonché sindaco della città di Napoli a quell’epoca. Apparentemente inedita. Non conosciuta nei testi da noi consultati. Diametro mm. 44. Peso gr. 47,90. SPL+. Colpi al bordo. RRRRR. D/Effigie di Umberto I con la scritta “UMBERTO I RE D’ITALIA”; R/ “MOSTRA DEL LAVORO NELLA GALLERIA UMBERTO I”/1890/Entro cerchio perlinato vista dell’ingresso della galleria sormontato da una stella raggiante e dalla lettera “U”/ Sconosciuta al Comandini (Cfr. Alfredo Comandini, Medaglie italiane del 1890, in AA.VV. RIN – Rivista Italiana di Numismatica, 1892, Milano, Società Numismatica Italiana). La Galleria Umberto I – intitolata al monarca come omaggio regale, in ricordo della Sua generosa presenza durante l’epidemia di colera del 1884 - fu inaugurata a Napoli il 10 novembre 1890, avviando per l’occasione, la prima mostra sul Lavoro, che si sarebbe tenuta per 79 giorni consecutivi, della quale fu presidente Nicola Amore, già sindaco di quella città in quel periodo. L’imponente struttura in stile proto-liberty, fu sede della prima sala cinematografica della città e presso di essa furono proiettati i primi film dei fratelli Lumiere (Cfr. Mario Recanati, “il pioniere del cinema a Napoli” in Il Denaro). Sul tamburo della cupola è visibile la Stella di Davide (cosiddetto esagramma). La ragione della sua presenza si deve al fatto che la Galleria Umberto I è la sede storica della massoneria napoletana, in particolare della loggia massonica Grande Oriente d’Italia. La stella di David, formata da due triangoli invertiti, rappresenta uno dei simboli della massoneria. Sulla base di alcuni documenti storici si è potuto appurare che furono i Rothschild – potente famiglia di banchieri tedeschi di origine ebraica, nonché illustri membri della massoneria napoletana - a far riprodurre l’esagramma, per omaggiare le loro radici (Cfr. Annunziata Buggo, www.grandenapoli.it)