

MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA - VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – GARIBALDI – 52° REGGIMENTO FANTERIA ALPI - NOMINATIVA. Medaglia con appiccagnolo dedicata nel 1936 a Garibaldi e al 52° Reggimento Fanteria Alpi. Al dritto testa verso d. dell’Eroe dei Due Mondi con fazzoletto al collo. Al rovescio scritta “OBBEDISCO” sopra emblema coronato della Fanteria con scritta 52, sotto cartella dedicatoria, SOTT. ALFONSO ACERBO 1933-1934. Il 52º Reggimento fanteria "Alpi" è stata un'unità militare del Regio Esercito Italiano e, successivamente dell'Esercito Italiano con la denominazione di 52º Reggimento fanteria d'arresto "Alpi" e poi di 52º Battaglione fanteria d'arresto "Alpi". Il 52º reggimento fanteria "Alpi" discende dai tre reggimenti di volontari, formati nella primavera del 1859, in previsione della guerra contro l'Austria, nei depositi di Cuneo il 20 febbraio, di Acqui il 17 marzo e di Savigliano il 20 marzo. In attuazione del decreto 17 marzo che prevedeva la costituzione del Corpo Cacciatori delle Alpi si iniziò a formare il 1º Reggimento al quale venne affiancato, il successivo 7 aprile, il 2º Reggimento. Il 17 aprile con il personale affluito ad Acqui prese vita anche il Corpo Cacciatori degli Appennini che a pochi giorni dalla formazione passò alle dipendenze del Ministero della Guerra. Formatosi il 4 maggio un nuovo reggimento, il Corpo Cacciatori delle Alpi, composto dai tre reggimenti (1º, 2º e 3º), da una compagnia guide a cavallo ed una compagnia bersaglieri, viene posto al comando di Giuseppe Garibaldi nominato Maggior Generale dell'Armata Sarda, nei cui ranghi il Corpo, costituitosi a livello di brigata, entrò a far parte, prendendo parte alla seconda guerra di indipendenza Allo scoppio delle ostilità, varcato il Ticino nei pressi di Sesto Calende, la brigata iniziò la sua travolgente avanzata, battendo gli Austriaci a Varese e a San Fermo, liberando in rapida successione Varese, Como, Bergamo e Brescia, terminando la campagna allo Stelvio. Con Regio decreto del 14 maggio 1860 la Brigata fu incorporata nell'Armata Sarda con la denominazione di "ALPI" ed ordinata su due Reggimenti, il 51º e il 52º. Con lo scioglimento nel 1871 delle brigate permanenti, i due Reggimenti vennero denominati rispettivamente 51º e 52º Reggimento Fanteria (Alpi). Nel 1881 essi furono nuovamente riuniti nella Brigata "Alpi" (51º e 52º Reggimento Fanteria). Fra il 1895 e il 1896 il 52º Reggimento Fanteria, per la guerra italo-abissina, concorse alla formazione dei Battaglioni di Cacciatori d'Africa, battendosi eroicamente ad Adua il 1º marzo 1896. Successivamente il reggimento venne mobilitato per la guerra italo-turca, a Tripoli, il 10 novembre 1911, che avrebbe portato nel 1912 alla conquista della Libia. Per il suo comportamento durante il conflitto alla bandiera del reggimento venne conferita la Medaglia d'oro al valor militare. Il reggimento che aveva sede a Spoleto, nel corso della prima guerra mondiale inquadrato nella Brigata "Alpi" ha preso parte alla Dodicesima battaglia dell'Isonzo ripiegando poi sul fronte del Piave, dopo essersi distinto alla Marmolada, al Passo Fedaia, al Sasso di Mezzodì, al Col di Lana, al Ponte di Vidor, sul Grappa. Nel 1918 il reggimento segue in Francia la Brigata "Alpi", che, al comando del colonnello brigadiere Peppino Garibaldi, venne inviata sul fronte occidentale a combattere col II Corpo d'armata italiano in Francia del generale Albricci; al comando del I° Battaglione del reggimento, dal dicembre 1917 all'ottobre 1918, il maggiore Ricciotti Garibaldi,[4] mentre l'ultimo comandante del III° Battaglione nel corso della campagna in Francia è stato il tenente colonnello Ubaldo Soddu che ha sostituito il maggiore Giuseppe Mariotti, caduto sul campo il 15 luglio 1918. In Francia il reggimento ha combattuto a Bligny, Bois de Courton, sul fiume Aisne, Sissonne, Vauxerre, Chemin des Dames, Rozoy-sur-Serre. Al reggimento vennero conferite la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia e due medaglie d'argento al Valor Militare, la prima per il combattimento sul Col di Lana, la seconda per la campagna di Francia. Trasferita la sede del comando a Terni nel 1939 persa la connotazione di reggimento di formazione, nel 1940 il Reggimento riprende la denominazione di 52º Reggimento fanteria "Alpi" e viene inquadrato nella 22ª Divisione fanteria "Cacciatori delle Alpi" insieme al 51º Reggimento fanteria "Alpi" e al 1º Reggimento artiglieria per divisioni di fanteria. Il 10 giugno 1940, giorno dell'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale, il Reggimento aveva la seguente configurazione organica: comando e compagnia comando, tre battaglioni fucilieri, compagnia mortai da 81, batteria armi di accompagnamento da 65/17 e risultava schierato sul fronte alpino occidentale. Dopo l'armistizio con la Francia, il reggimento nel 1941 venne rischierato sul fronte greco-albanese e dopo aver concluso la campagna di Grecia il Reggimento venne impiegato in operazioni di polizia in Jugoslavia dove ha operato nel 1942/43 con compiti di presidio e controguerriglia, fino allo scioglimento avvenuto l'8 settembre 1943, nella zona di Lubiana, a seguito degli eventi che determinarono l'armistizio. Realizzata in metallo argentato (MA) (Ø 25.8mm, 7.8g.). Conservazione SPL.