Dea Moneta
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Lot # 216
MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – VENTENNIO FASCISTA – GUF- FIRENZE. Medaglia con appiccagnolo ed anello, Al dritto uomo in nudità eroica che guarda a d. e abbraccia un fascio littorio. Al rovescio in alto simbolo dei G.U.F. (Gruppi Universitari Fascisti) intorno motto NON FRANGAR NON FLECTAR (NON MI SPEZZO NON MI PIEGO) al centro FIRENZE A. VII (19291930) Realizzata in bronzo (AE) (Ø 26mm, 6.9 g). Conservazione BB. I Gruppi Universitari Fascisti (GUF) furono l'articolazione universitaria del Partito Nazionale Fascista. Già dal 1919 studenti universitari cominciarono ad aderire al neonato movimento dei Fasci italiani di combattimento, formando in numerose città Squadre d'azione formate da goliardi. Nel 1920 nacquero ufficialmente i Gruppi Universitari Fascisti, che raccoglievano tutti gli universitari che si riconoscevano prima nel programma sansepolcrista e poi nel Partito Nazionale Fascista. Nel 1927, dopo la totalitarizzazione dello Stato, si ebbe una ristrutturazione dei gruppi. Il Partito si dedicherà così con attenzione alla loro organizzazione ed all'educazione di questa gioventù che, secondo Benito Mussolini, dovrà rappresentare "la futura classe dirigente" d'Italia. Facevano parte dei GUF, gruppi ad iscrizione su base esclusivamente volontaria, i giovani tra i 18 ed i 21 anni che provenivano dalla Gioventù Italiana del Littorio (GIL) iscritti ad una Università, ad un Istituto Superiore, ad un'Accademia Militare o all'Accademia Fascista della GIL I Gruppi Universitari Fascisti erano cooptati in nuclei di almeno 25 fascisti universitari, costituiti in ogni città, sotto il comando di un responsabile nominato dal Segretario Federale, su proposta del Segretario del GUF. I responsabili di ogni nucleo facevano parte dei rispettivi Direttori dei Fasci di Combattimento locali. Ogni GUF aveva sezioni di laureati e diplomati, una Sezione Studenti Stranieri (dove ve ne fossero stati) ed una Sezione femminile, di cui facevano parte le studentesse universitarie, le laureate e le diplomate fino ai 28 anni.