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Lot # 947 - Regno d’Italia – Vittorio Emanuele III – Regia Aeronautica – Diavoli Rossi – Coloniale AOI – 410ª Squadriglia Autonoma C.T. – Estremamente Raro (RRRRR). Prototipo del distintivo del Reparto dei Diavoli Rossi nelle colonie Italiane d’Africa. Al d/ testa di diavolo rosso verso s. con gli artigli con casco coloniale. Al r/ spilla portativa. Conservazione SPL. Realizzata in Bronzo (AE) e smalti colorati (Ø 36,3mm, 8.8g.). Riferimento Fassio-Lanza Colonie ed ex Colonie italiane 1940-1960 Pag. 17(proprio questo distintivo). Il 6º Stormo Caccia Terrestre venne costituito presso l'aeroporto di Campoformido (UD) il 15 gennaio 1936 con uomini provenienti dal 1º e 4º Stormo. Tra il 15 gennaio e il 15 maggio 1936 era comandato da Vincenzo Velardi. Consisteva inizialmente di due gruppi di volo, il 2º Gruppo, composto dalla 150ª, 151ª, 152ª Squadriglia e il 3º Gruppo caccia terrestre, composto dalla 153ª (tra i cui piloti spicca il futuro asso della caccia e dei Tuffatori Giuseppe Cenni e 154ª Squadriglia, cui si aggiunse, il 15 febbraio 1936, la 155ª. Nell'Agosto del 1939 la 155ª Squadriglia venne inviata in Africa Orientale Italiana dall'Aeroporto di Ravenna all'Aeroporto di Dire Dawa diventando 410ª Squadriglia Autonoma C.T. ma mantenne lo stemma del Diavolo ghignante con l'aggiunta del casco coloniale. Utilizzando i caccia Fiat C.R.32, C.R.42 e G.50, all'indomani dell'ingresso dell'Italia nella Seconda guerra mondiale il 2º Gruppo venne dislocato in Puglia e il 3º Gruppo in Sardegna. Al 10 giugno 1940 il II Gruppo era all'Aeroporto di Grottaglie al comando del maggiore Giuseppe Baylon con 27 CR 32 ed il III Gruppo era all'Aeroporto di Monserrato al comando del Tenente Colonnello Renzo Cozzi con 27 CR 32. Il 2º Gruppo combatté nel Mediterraneo e in Africa settentrionale prima di essere rimpatriato a Gorizia nel 1941, quando venne dotato dei caccia Reggiane Re.2001 con cui tornò a volare decollando dalla Sicilia e da Pantelleria. Anche il 3º Gruppo prese parte ai combattimenti in Africa e, tornato in Italia nel febbraio 1942, fu dislocato a Ciampino, Reggio Calabria, Lecce e infine in Sicilia, dove viene colto dall'armistizio arrendendosi agli Alleati. All'8 settembre 1943 il II Gruppo era all'Aeroporto di Sarzana-Luni con la 152ª con 3 RE 2001 e 4 CR 42 e la 358ª all'Aeroporto di Albenga-Riviera con 7 CR 42 ed il III Gruppo all'Aeroporto di Caselle con la 153ª, 154ª e 155ª Squadriglia.
Lot # 989 - Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) – Distintivo D’onore Addestramento In Germania Grado Oro – Tipologia Bronzata. "Distintivo d'onore" di grado oro riservato agli Ufficiali che avevano completato il corso di addestramento per le Divisioni italiane in Germania. La data ufficiale di fondazione delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana risale al 28 ottobre 1943, con decreto retroattivo dal 9 settembre 1943, anche se molti furono i reparti che, nonostante l'armistizio, continuarono a combattere a fianco dell'alleato tedesco. Il programma militare aveva per cardine la costituzione di alcune Grandi Unita' che avrebbero ricevuto l'adeguata istruzione in Germania, nei campi di addestramento e secondo i collaudati metodi della Wehrmacht, in base ad un accordo con il governo tedesco. Nel primo e unico turno vennero approntate quattro divisioni di fanteria: Monterosa, Littorio, San Marco e Italia, assegnate rispettivamente ai campi di Muensigen, Sennelager, Grafenwoehr e Heuberg dove, sotto il controllo della missione militare R.S.I., furono addestrate da istruttori tedeschi. Trascorsa l'estate 1944 le quattro divisioni rientrarono in Italia ed andarono a formare l'"Armata Liguria", schierata dalla Garfagnana al San Bernardo e sotto il comando del generale Graziani; dall'1.12.1944 l'Armata cambiò nome in "Gruppo Armate Liguria". Il distintivo d'onore assegnato alle truppe addestrate in Germania ed ai loro istruttori e' forse il fregio che piu' di ogni altro racchiude in se' tutto il simbolismo della Repubblica Sociale Italiana: il gladio e le fronde di quercia, simboli degli arditi e dei volontari; il fascio repubblicano e la svastica per ribadire la fedelta' alle forze dell'Asse. Il distintivo venne decretato il 15 luglio 1944 con la circolare n. 160 del Giornale Militare Ufficiale; era da portarsi sopra il taschino destro della giubba sia per i militari inquadrati nelle divisioni in addestramento che per i loro istruttori tedeschi. Il metallo dorato era per gli ufficiali, argentato per sottufficiali e truppa. Sul retro la spilla e' fermata da una piattina tonda con un solco verticale in rilievo. In alcuni esemplari il solco e' rivolto anche orizzontalmente. Veniva consegnato con un particolare diploma (oggi rarissimo), recante il nome della divisione di appartenenza e la firma del comandante. QUESTO ESEMPLARE RISPETTA LE DIMENSIONI DEL GLADIO, DEL FASCIO, DELLA SVASTICA E SI DISCOSTI, SOLO LEGGERMENTE NEL PESO, LA SPILLA AL ROVESCIO E’ STATA DIVELTA. PERTANTO LO SI CLASSIFICA IN MANIERA CAUTELATIVA COME APPARTENENTE ALLA PRODUZIONE IN BRONZO ANZICHE’ IN ZINCO BRONATO. (cfr. Le tabelle tratte dall'articolo pubblicato sul n.3 del settembre 1993 della rivista "Militaria" scritto dal grande Alessandro Raspagni). Realizzato in Bronzo (AE). Conservazione BB/SPL (Dimensioni 30.9x47mm, 14,3g.).